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Diritto di critica | March 28, 2024

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Fukushima, radiazioni su tutto il Giappone - Diritto di critica

Fukushima, radiazioni su tutto il Giappone

Rilevata radioattività in cibi prodotti a 1300 km da Fukushima – pari alla distanza aerea tra Bolzano e Lampedusa. Il governo annuncia la disattivazione della centrale, e il Wall Street Journal accusa: “Tepco ritardò volontariamente intervento iniziale per salvare l’impianto”.

La centrale di Fukushima sarà disattivata.  Lo comunica il portavoce del governo nipponico Yukio Edano, durante una conferenza stampa: ” guardando oggettivamente la situazione, è chiaro quello che bisogna fare”. Spegnere le luci e chiudere il baraccone. Già da diverse ore i tecnici stanno gettando il cemento vetrificante per sigillare i reattori come Chernobyl: l’annuncio governativo si limita quindi all’ovvio.

Meno scontata, però, è stata la dinamica degli interventi post-tsunami. Secondo quanto pubblica oggi il Wall Street Journal, la società di gestione della centrale – la Tepco – ha volontariamente rallentato l’intervento di raffreddamento dei reattori con acqua di mare. Già sabato mattina (cioè il giorno dopo lo tsunami) era chiaro, tra i tecnici, che bisognava usare acqua salata per evitare esplosioni e fughe radioattive. Ma soltanto a sera, su ordine diretto del premier, la società ha iniziato ad operare. Perchè? Il ricorso all’acqua di mare per abbassare la temperatura dei reattori avrebbe danneggiato i reattori, rendendoli poi inutilizzabili – ma avrebbe anche ridotto i rischi di esplosioni e fughe radioattive, puntualmente verificatesi nei giorni successivi.

Tepco ha “esitato perché ha cercato di proteggere i suoi asset”, ha detto al Wsj, Akiera Omoto, ex executive di Tepco e ora componente della Commissione nipponica per l’energia atomica. Un disastro che ha al “60% una natura umana”, secondo un funzionario del governo: “Hanno fallito la risposta iniziale. E’ come se Tepco fosse caduta e avesse perso una moneta da 100 yen mentre cercava di raccoglierne un’altra da 10 yen”.

L’effetto congiunto di calamità naturale e cecità umana è ora visibile sui rilevatori di radioattivitità. Latte e spinaci prodotti nella prefettura di Fukushima e nei distretti vicini sono già stati contaminati, ma la nube è molto più estesa. Tracce di radioattività sono state rilevate in un carico di fave, arrivato a Taiwan dal sud del Giappone. Il luogo di produzione dista 1300 chilometri dalla centrale nucleare, cioè la distanza che separa Lampedusa da Bolzano.

Comments

  1. cristina battisti

    beh che la situazione fosse al limite si evinceva già dai media, che pur con toni rassicuranti lasciavano intuire una corsa col tempo impari, sapevamo chi avrebbe vinto…la vergogna è il 60% del danno imputabile ad errore umano, mi pare una percentuale elevatissima visto che in ballo c’era e c’è la salute pubblica….immaginiamo uno scenario simile in Italia…mi vengono i brividi…il denaro vince sempre sulla dignità, sul rispetto e sulla morale in ogni angolo del mondo….

  2. Vale

    Io son rimasta basita dai vari esperti chiamati ai vari tg .. Praticamente tutti superficiali e ottimisti difronte a qualcosa che a tutto oggi non e affatto risolto.. Ma non erano esperti???? Sarebbero coloroche dovrebbero aiutarci a costruire le centrali?

  3. makrov

    non mi risulta che stiano gia cementificando gli impianti, anzi si stanno riattivando per ripristinare il raffreddamento nei reattori 1 2 3 e 4, mentre nei reattori 5 e 6 è già stato riattivato e la situazione almeno negli ultimi 2 è sotto controllo.
    prima di cementificare il sito e chiuderlo in un sarcofago si dovrà scongiurare il surriscaldamento,
    e probabilmente ci saranno altre fughe radiattive controllate, soprattutto la reattore 3, per evitare un esplosione paragonabile a quella del disastro di chernobyl
    fino ad adesso la situazione sembra sotto controllo, e il livello delle radiazioni è sotto i livelli di guardia al di fuori della zona evacuata, è una situazione complessa e la cronaca dei fatti da parte di gente non qualificata nn fa che allarmare chi legge!
    infatti la popolazione giapponese è piu spaventata dalle voci incontrollate della stampa estera che dalla reale situazione della crisi!

  4. Alessandra Giusti

    Tra una settimana tutto sarà dimenticato, come sempre. Poi scopriremo che saranno aumentati i tumori nella gente e saranno nati bambini deformi e ci domanderemo perchè.

  5. Mauro Genovese

    Come al solito i canali di informazione in Italia cercano di minimizzare l’accaduto motivato
    dalla volontà di fare fallire il quorum del prossimo referendum del 12 e 13 giugno sul nucleare.
    Se neppure i metodici e precisi giapponesi non sono stati in grado di proteggere le centrali da possibili fenomeni naturali catastrofici (anche se di imprevedibile potenza come questo)
    figuriamoci quali possono essere le conseguenze su un territorio come il nostro ad alta frequenza sismica e come verranno costruite le centrali (forse con il cemento/sabbia come quello usato per costruire la scuola dell’Aquila) oppure dai vari subappalti che condizioneranno la sicurezza.