Calcio scommesse, il problema non è solo italiano

Scommesse clandestine, partite truccate e grandi giocatori coinvolti. L’accostamento sembra richiamare il recente scandalo italiano, ma l’ombra del malaffare ha raggiunto altri paesi: Grecia e Israele. La polizia ellenica ha fermato nei giorni scorsi 15 persone e ne sta ricercando altre 70, per far luce su un giro di puntate irregolari e incontri aggiustati. Fra la quindicina di fermati ci sono grossi nomi del calcio greco, dirigenti di primo piano, che sarebbero accusati di aver costituito un’organizzazione criminale. I capi d’imputazione vanno dall’associazione a delinquere, riciclaggio di denaro sporco e corruzione.

L’inchiesta ha preso il via nel 2009: l’Uefa aveva inviato alla Federazione greca un primo dossier con le partite sospette che riguardavano soprattutto gare della serie B. In seguito, alla Federazione erano pervenuti altri dossier, per un totale di 41 partite, considerate “leggermente sospette” e “corrotte”. Già lo scorso 6 giugno tutte le attività sportive in Grecia furono sospese per due settimane, a causa di sospetti di combine e di alcuni episodi di violenza (celebre l’invasione di campo del 30 aprile durante la finale di coppa Aek Atene e Atromitos).

La drastica decisione fu presa dalla Federazione calcistica ellenica (49 voti a favore, 7 contro) e impose uno stop ai campionati di prima, seconda e terza divisione. Uniche eccezioni: la gara di qualificazione della nazionale ellenica a Euro 2012 e l’incontro amichevole contro l’Ecuador. In Israele, la polizia ha arrestato i due proprietari dell’Hapoel Petah Tikva. E’ stato interrogato il presidente della Federcalcio israeliana Avi Luzon. Secondo gli inquirenti, il connubio tra i dirigenti del club e il n.1 del calcio israeliano avrebbe portato alla manipolazione del risultato finale di almeno tre partite e la corruzione di alcuni direttori di gara. Luzon ha negato ogni addebito, ricordando come la designazione degli arbitri non rientri nelle competenze del presidente della Federcalcio. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, la polizia sospetta che quello dell’ Hapoel Petah Tikva non sia un caso isolato. Ad aggravare il quadro, di per sé già compromesso, c’è l’ombra della criminalità organizzata.

In Italia, intanto, proseguono gli interrogatori sul nuovo calcio scommesse: Paoloni, ex portiere della Cremonese, è pronto a vuotare il sacco. Continua la fase del confronto dei dati presenti all’interno dell’I-phone di Paoloni e quello di Erodiani (titolare delle agenzie di scommesse). I tecnici della polizia postale hanno effettuato l’incidente probatorio estraendo dall’apparecchio dell’ex giocatore una serie d’informazioni relative soprattutto alla chat di Skype. L’obiettivo è quello di ricercare tracce dell’account attraverso il quale Paoloni si spacciava per il giocatore del Lecce, Corvia e parlava con Erodiani. Analogo procedimento sarà fatto per il giocatore del Sassuolo, Quadrini, anche se è improbabile che l’ex portiere del Benevento abbia creato un ulteriore account falso per parlare con Erodiani. L’operazione richiederà almeno 1-2 settimane. Nei prossimi giorni saranno sentiti Bellavista, lo stesso Quadrini, Bettarini, Gervasoni, Doni e probabilmente Corvia (i giocatori dovranno interrompere le ferie).

Giovedì scorso c’è stato, inoltre, l’incontro tra il procuratore federale Palazzi e gli uomini dell’ufficio legale del bookmaker Skysport365. Sono stati consegnati documenti su circa 800 partite “sospette”: un centinaio riguardano la Serie A e la Serie B, le restanti si riferiscono alla Lega Pro. Lo stesso materiale che era stato consegnato alla Procura di Cremona. Durante l’incontro tra Palazzi e i responsabili di Skysport365 si è discusso, in particolare, degli aspetti tecnici che hanno portato alla sospensione delle giocate o alla non accettazione delle scommesse fin dall’apertura.

Di Alessandro Proietti

romano, 28 anni, è giornalista professionista, iscritto all'Ordine dei giornalisti del Lazio. Mi sono laureato in editoria, comunicazione multimediale e giornalismo alla Sapienza. Ho collaborato con le redazioni “All News” e “Sport” di Radio Rai, con l’emittente televisiva 7 Gold. Nel 2007 ho conseguito un diploma di “Cinema e televisione” presso l’Ucla di Los Angeles. Ho collaborato, inoltre, con l’Agi nelle redazioni “Nazionale”, “Esteri” e “Olimpiadi 2008”. Nel 2009 ho fatto uno stage alla redazione romana della Gazzetta dello Sport e nel 2010 uno stage nella redazione giornalistica di RDS. Ho conseguito un diploma di “Dizione e fonetica”, con il doppiatore Rai Alberto Lori. Ho partecipato ai seminari di formazione annuali, nel 2008 e 2009, organizzati dalla Comunità di Capodarco e dall’agenzia Redattore sociale. Ho preso parte al seminario “Mass media, salute e Migrazioni”, presso l’ospedale Bambin Gesù. Mi interesso di sport, cronaca nera, cinema e sociale.

1 commento

  1. In Grecia la cosa era risaputa da più o meno tutti, e quindi non è stato una sorpresa colossale (come qua, prima di calciopoli e a inizio 2000, c’era il sentore che la Juve non fosse onestissima, senza che nessuno si immaginasse poi quel che è successo) .. e questa cosa un po’ spiega perché sono sempre e solo due squadre a contendersi lo scudetto :P

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