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Diritto di critica | November 6, 2024

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"In Somalia è catastrofe umanitaria". Caritas, Vaticano e Onu inviano i primi aiuti - Diritto di critica

Dopo le stoccate a Brunetta e Maroni su precari e migranti, il papa torna a far sentire la propria voce in favore di quei popoli ignorati da un Occidente sempre più distratto e parla della Somalia. Mentre la politica battibecca sul nulla, votando una manovra economica che incide sulle famiglie e non sulla “Casta”, è il tanto criticato Ratzinger – lo stesso che ha chiesto perdono per gli episodi di pedofilia e ha obbligato la Chiesa a rispettare le inchieste giudiziarie italiane e straniere – che richiama la politica e la comunità internazionale a ricordarsi di una terra e di un popolo dimenticati.

La situazione nell’area è drammatica. Un enorme campo profughi è stato creato in Kenya, a Daadab, meta di quanti fuggono da un paese ormai allo stremo. Secondo le organizzazioni internazionali, sarebbero almeno dieci milioni le persone a rischio a causa dell’ondata di siccità che sta colpendo il Paese.

“Nelle ultime settimane la situazione è peggiorata – ha dichiarato Jens Oppermann della ong ‘Action contre la faim‘ (ACF) per la Somalia, che ha sede a Nairobi in Kenya – in particolare dal punto di vista umanitario, tanto che non parliamo piu’ di ‘crisi umanitaria’ o ‘urgenza umanitaria’, bensì di ‘catastrofe umanitaria’“. Solo ieri, inoltre, le Nazioni Unite sono riuscite a distribuire per la prima volta aiuti umanitari in aree della Somalia colpite dalla siccità e controllate dagli integralisti Shabaab, dopo che gli insorti hanno tolto il divieto sulle donazioni di aiuti.

“Quello che stiamo vedendo qui è quasi una “tempesta perfetta” – conflitto in Somalia, aumento del prezzo del carburante e dei generi alimentari, siccità e mancanza di pioggia. Ora siamo di fronte ad altri quattro o cinque mesi prima che ci sarà un raccolto e tutti noi abbiamo un enorme lavoro da portare avanti” ha detto il Direttore generale dell’Unicef, Anthony Lake, al termine di una missione di quattro giorni in Kenya. “In molte delle comunità più povere, le persone sono o troppo povere o troppo deboli per poter provare a camminare per chiedere aiuto”.

Il papa, a questo proposito, auspica “che cresca la mobilitazione internazionale per inviare tempestivamente soccorsi a questi nostri fratelli e sorelle già duramente provati, tra cui vi sono tanti bambini”. “Non manchi – ha chiesto all’Angelus recitato a Castelgandolfo – a queste popolazioni sofferenti la nostra solidarietà e il concreto sostegno di tutte le persone di buona volontà”. E la Chiesa non si limita agli appelli: il Pontificio Consiglio Cor Unum, facendosi interprete della preoccupazione del papa, ha deciso l’invio di un primo aiuto da 50 mila euro. La somma è stata affidata al vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio, Giorgio Bertin. “La situazione umanitaria in Somalia è semplicemente disastrosa – ha spiegato Bertin – Nella zona centro-meridionale, alla siccità va ad aggiungersi la mancanza di governo e vent’anni anni di conflitti. Se vogliamo evitare una catastrofe umana, dobbiamo agire in fretta ma con cura in questo complesso ambiente insicuro “.

E un sostegno arriva anche dalla rete Caritas che ha lanciato un appello per la raccolta di fondi e ha riportato nuovamente l’attenzione sulla drammatica situazione nei campi profughi in Kenya ed Etiopia, ormai giunti al limite delle loro possibilità di accoglienza: “Migliaia di somali – scrive la Caritas in una nota – arrivano ogni giorno in Etiopia e Kenya. Il tasso di malnutrizione tra i bambini somali che arrivano in Etiopia o in Kenya raggiunge il 47 per cento. I tassi di malnutrizione infantile sono raddoppiati da gennaio”.

Comments

  1. Nicola

    E si sono specati gli ipocriti del Vaticano, visto che proprio i due ultimi pagliacci vestiti di bianco hanno sputato su l’uso dei profilattici, creando cosi’ una tragedia umanitaria in Africa, dove continuano a morire di AIDS. Ma non conoscono proprio la vergogna!

    • Stefano

      Commento cretino.Che c’entra il profilattico?
      Sfrutti la fame per ripicche ideologiche?
      Vergognati

  2. Valeria

    Lol… la Somalia è al 97% mussulmana.

    Non so se mi spiego Nicola.