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Diritto di critica | November 9, 2024

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New York: al via il progetto contro la disparità razziale giovanile - Diritto di critica

New York: al via il progetto contro la disparità razziale giovanile

I giovani disagiati, delle minoranze etniche della città di New York, da oggi saranno meno soli. Il sindaco della ‘Grande Mela’ Michael Bloomberg ha annunciato un progetto d’assistenza “per ridurre la disparità tra ragazzi di etnia nera e ispanica rispetto ai loro coetanei”. L’iniziativa, considerata dal primo cittadino americano “uno degli attacchi globali e più ambiziosi alla disparità razziale che ogni città abbia mai intrapreso”, sarà finanziata in parte da fondazioni private e in parte dalle casse comunali.

A cominciare dalla ‘Bloomberg Foundation’ (30 milioni di dollari), di proprietà del primo cittadino newyorkese. La stessa somma verrà stanziata dalla ‘Open Society’, del filantropo George Soros. Le casse comunali completeranno il finanziamento al progetto, per un totale di circa 67.5 milioni di dollari. “E’ un’iniziativa importante – ha detto Soros –, che contribuirà a rendere New York un posto migliore, più sicuro. Il progetto – ha aggiunto il magnate di origine ungherese – mostra come i privati cittadini possano lavorare con il proprio governo per renderlo migliore”.

Le forti disparità razziali sono alla base dei problemi cronici della disoccupazione cittadina e causa degli elevati tassi di incarcerazione. Circa l’84% delle persone nei centri di detenzione appartiene alla comunità nera o latina. “Quando guardiamo il tasso di povertà, il livello di alfabetizzazione – ha spiegato Bloomberg –, il tasso di criminalità e quello di occupazione, una cosa balza all’attenzione: neri e ispanici non partecipano pienamente alla promessa di libertà degli Stati Uniti, e troppi si trovano in situazioni difficili dalle quali non riescono a fuggire”.

Il progetto si articolerà in quattro settori, dove la disparità è più evidente: istruzione, sanità, occupazione e sistema giudiziario. Uno dei principali obiettivi sarà quello di apportare delle modifiche all’attuale Dipartimento di libertà vigilata, che attualmente controlla circa 30mila abitanti di New York, di cui la gran parte sono di sesso maschile, afro-americani e latini. “Il nuovo reparto – ha assicurato il sindaco – darà la priorità alle opportunità economiche ed educative, in grado di prevenire la reiterazione dei reati”.

Tre su quattro giovani che lasciano Rikers Island, il complesso carcerario della città, vi ritornano poco dopo: “Lo chiamiamo il ‘Dipartimento delle correzioni’ – afferma Bloomberg -, ma lì non stiamo riabilitando i detenuti. La storia dimostra che quando le persone ritornano in carcere, lo fanno dopo aver compiuto un reato più grave. Il lavoro o una casa restano degli obiettivi difficili da raggiungere per le persone con delle condanne penali alle spalle”. Il programma cercherà di dare nuova linfa anche al sistema scolastico, soprattutto per avviare i diplomati delle scuole superiori al lavoro o per andare al college. L’iniziativa di Bloomberg arriva dopo l’ulteriore finanziamento di 50 milioni di dollari disposto lo scorso mese in favore dell’associazione ambientalistaSierra Club’, per una battaglia contro il carbone.