Olimpiadi di Londra, lo scandalo dei bagarini e l’ombra del mercato nero
A meno di 40 giorni dalla cerimonia d’inaugurazione, uno scandalo rischia di compromettere l’immagine dei Giochi di Londra 2012. Il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) sta indagando, infatti, su 27 presunti “intermediari” del Medio Oriente, rappresentanti di 54 paesi, incaricati di vendere biglietti non autorizzati per partecipare alla kermesse olimpica. E i costi, a quanto pare, sembrano essere alti: circa 7400 euro per pacchetti di centinaia di ticket. Lo scandalo starebbe espandendosi a macchia d’olio e potrebbe gettare nello sconquasso le altre nazionali, 204 in tutto, poco prima dell’inizio delle Olimpiadi.
La legislazione, in tema di vendita di biglietti non autorizzati, punisce i colpevoli con multe che possono arrivare fino ai 25mila euro. Dopo una riunione del Consiglio di emergenza, il Cio ha rivolto la questione alla Commissione etica. “Nel caso in cui eventuali irregolarità fossero provate – fanno sapere dal Comitato Internazionale -, i colpevoli sarebbero sanzionati in modo adeguato. I Comitati Olimpici nazionali (CNO) sono organizzazioni autonome ma, in caso di coinvolgimento, non esiteremmo a infliggere loro sanzioni più pesanti”. Il presidente del Cio, Jacques Rogge, vorrebbe concludere le indagini prima dell’inizio delle Olimpiadi. Al vaglio, anche, le procedure di vendita e distribuzione dei complessivi 8,8 milioni di biglietti per i Giochi.
C’è l’ombra del mercato nero sulla vendita degli 1,1 milioni di ticket distribuiti dai Comitati nazionali nei 204 paesi. Biglietti a prezzi gonfiati, distribuiti e acquistabili da rivenditori non autorizzati. Il presidente del comitato olimpico di Londra 2012, Lord Coe, si dice preoccupato per l’inchiesta del Cio. Nel 2010, al Congresso di Acapulco si era detto favorevole a dure sanzioni contro chi non avesse rispettato le regole. Ora, le accuse vertono, anche sulla vendita dei biglietti di categoria “AA”, per la finale dei 100 metri, considerati i più appetibili, per un cifra vicino ai 7500 euro ciascuno.
Polemiche si sono susseguite sul modo in cui sono stati assegnati i biglietti, sull’equità del sistema di ripartizione, in particolare per la cerimonia d’apertura e per la finale dei 100 metri. Il Comitato organizzatore di Londra (LOCOG) ha fornito la propria disponibilità a cooperare con l’inchiesta del Cio. L’attuale indagine mette a dura prova, ancora, la reputazione del Cio, già scossa dallo scandalo del 2002, quando il presidente Rogge (dimissionario nel 2013 dopo 12 anni di reggenza), in qualità di rappresentante del Comitato olimpico internazionale, fu accusato di aver accettato tangenti per favorire l’assegnazione dei Giochi Olimpici invernali a Salt Lake City.