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Diritto di critica | July 23, 2024

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Quella casa in mezzo alla strada, la storia-simbolo della nuova Cina

Luo Baogen, allevatore di anatre in Cina, mostra ai fotografi il certificato di proprietà della sua casa. Lo mostra con fierezza perché è il risultato di tanti sacrifici. Dietro di lui una fatiscente palazzina di cinque piani che sorge nel mezzo di una strada appena asfaltata pronta per essere aperta al traffico. Quest’immagine ha fatto il giro del mondo. Ha rappresentato la lotta di un uomo per la difesa della propria proprietà, dei propri diritti, di tutto ciò che aveva, di fronte alla prepotenza dello Stato. È stata quella che chiamano la casa-chiodo che è riuscita a resistere più a lungo al volere delle autorità cinesi e ai loro ambiziosi piani d’urbanizzazione del Paese. Oggi la casa di Luo non c’è più. Al suo posto una lunga strada percorre la città di Wenling nella provincia dello Zhejiang.

La casa-chiodo. Completamente circondata dall’asfalto, la casa di Luo Baogen era tutto ciò che rimaneva di un villaggio di 1.600 persone, completamente raso al suolo. Era infatti stato deciso dalle autorità locali che la zona sarebbe diventata un centro d’affari adiacente alla stazione ferroviaria. I cittadini si sono dovuti piegare alla volontà statale nonostante le numerose proteste e accettare un esproprio in cambio del quale il governo offre solamente in terzo del valore dell’immobile di cui si appropria. In Cina, l’intero territorio nazionale appartiene allo Stato che decide come ritiene sia meglio utilizzarlo. Ma Luo non ha voluto cedere la propria casa che, dopo tanti sacrifici, era appena riuscito a finire di costruire al costo di 600mila yuan (72mila euro). Per lasciarla, lo Stato gli aveva offerto in un primo momento solamente 220mila yuan (27mila euro) poi aumentati a 260mila yuan in seguito alle resistenze (31mila euro). La famiglia di Luo era troppo povera per permettersi una tale perdita. I soldi ottenuti per l’esproprio non erano sufficienti per ricostruirsi una vita.

Perdere tutto per pochi soldi. Lao Baogen e sua moglie hanno continuato a vivere nella propria abitazione nonostante tutto. A differenza del solito infatti, lo Stato non aveva tagliato l’acqua e la luce ma i due coniugi dovevano dormire in lati opposti della casa per evitare possibili demolizioni parziali dell’immobile. La casa di Luo è diventata in questo modo un caso unico e un record storico. Nessuno infatti era mai riuscito a proteggere così a lungo la propria abitazione dalle grinfie di un governo che fino a poco tempo fa avrebbe comunque demolito il palazzo non appena i residenti l’avrebbero lasciato per le commissioni quotidiane.

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Comments

  1. …l’AVESSERO lasciato…

  2. …l’AVESSERO lasciato…