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Diritto di critica | April 15, 2024

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Calcio inglese a una svolta, più rigore finanziario e coinvolgimento dei tifosi - Diritto di critica

Prcalcio debitioposte di cambiamento radicale, nel modo in cui è gestito il calcio britannico, potrebbero essere sostenute da una nuova normativa che introduca un severo controllo finanziario nei conti dei club e che incrementi l’influenza dei tifosi. Il rapporto della commissione parlamentare, pubblicato nel 2011, ha definito “molto deludente” la risposta delle istituzioni sportive. A meno che nei prossimi 12 mesi non ci sia un’inversione di tendenza, il rapporto sostiene la necessità di un intervento normativo al riguardo.

La Federazione sportiva britannica vorrebbe aumentare il proprio peso politico in modo da avere una certa indipendenza. “Accogliamo con favore la relazione del comitato – ha precisato il ministro dello sport Hugh Robertson al Guardian – poiché mostra la volontà del Parlamento di cambiare e modernizzare il calcio. Siamo stati chiari – ha aggiunto il ministro –: vogliamo la collaborazione delle autorità calcistiche per realizzare le riforme promesse per l’inizio della stagione 2013-2014. In particolare, a proposito del miglioramento della governance e della rappresentanza diversificata in Federazione, dello sviluppo di un sistema di licenze e di una maggiore trasparenza finanziaria. Se il mondo del calcio non fornirà risposte in questo senso, la legislazione comunque andrà avanti”.

John Whittingdale, presidente della commissione parlamentare, ha affermato che la Football Association e la Football League semplicemente “non hanno affrontato i problemi fondamentali” e che “la riforma nel calcio è necessaria per rendere il gioco inclusivo, sostenibile e guidato dal basso”. Il comitato sostiene che la FA debba avere un ruolo prioritario nella gestione del calcio, dettare strategie a medio-lungo termine e suggerire la direzione. Una nuova gestione, contraria a quella della Premier League considerata troppo accentratrice.

L’indagine del comitato ha preso il via nel dicembre del 2010 dopo una serie di fallimenti e polemiche: il Portsmouth è diventato il primo club di Premier League ad entrare in regime di amministrazione controllata dopo essere passato tra le mani di una serie di proprietari; il Liverpool è stato oggetto di una battaglia legale per i debiti del club, con una grande protesta dei tifosi; stessa situazione quella del Manchester United, di proprietà di imprenditori statunitensi. Sono state diverse le delusioni, in ambito calcistico, che hanno spinto la commissione ad aprire un’inchiesta: le preoccupazioni per il settore dei vivai, il risultato modesto in Coppa del Mondo nel 2010, la non assegnazione della competizione più prestigiosa per il 2018 e i dubbi sull’ attuale struttura non molto funzionale della Football Association.

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