"Con il finanziamento ai partiti fondiamo una televisione M5S", in Rete la discussione grillina
La provocazione arriva direttamente da un utente del sito del MoVimento 5Stelle. “Mi domando – scrive – come cittadino e come elettore simpatizzante: ma se una parte di quei soldi dei rimborsi elettorali (di cui sembra fregare veramente a pochi) venisse utilizzata per creare un circuito televisivo alternativo tipo quello di “Servizio Pubblico” per informare i cittadini? Chi ha votato, scientemente, il M5S potrebbe NON essere d’accordo? Certamente si può anche usare una sottoscrizione pubblica per finanziare l’operazione che potrebbe poi trovare nella pubblicità (qualche milione di elettori certo parteciperebbe) un finanziamento naturale. Lo so che esiste la Cosa… ed è una gran cosa! Ma sappiamo bene che il web non basta, non è sufficiente e bisogna uscire dall’angolo ed assaltare le linee nemiche. Questo non vuol dire creare una voce solo di parte, no, bisogna proprio invitare gli altri, quelli della casta a discutere dei problemi lì, dentro un terreno neutro, un luogo altro che non sia il loro, quello manipolato, per smascherarli di fronte ai cittadini”.
L’intervento è deciso anche se non mancano le contraddizioni (come potrebbe un canale targato MoVimento 5 Stelle essere “un terreno neutro”?) e il linguaggio bellicoso tipico del M5S (“bisogna uscire dall’angolo e assaltare le linee nemiche”), ma l’idea è interessante e potrebbe essere la risposta al problema – paventato più volte dai parlamentari M5S – della visibilità televisiva “manipolata” dai giornalisti “nemici”. Tutto avverrebbe a quel punto “in house”, senza rischi.
Le risposte alla proposta non si fanno attendere: “Recriminare contro la stampa cattiva non serve a nulla. Tutte le belle proposte che si possono trovare qui dentro rimarranno qui se non escono verso il grande pubblico”. Il rischio adesso è che i grillini possano cambiare idea, anche sul finanziamento pubblico.