Silenziosi regali ad personam - Diritto di critica
La notizia nonostante sia apparsa sui vari quotidiani “di parte” non ha avuto il dovuto spazio specialmente visto l’argomento trattato, cioè il ritorno di un classico che in Italia non muore mai: il conflitto di interessi. Una situazione oramai ripetitiva che rende purtroppo indifferente il cittadino italiano (a parte chi la subisce) e fa si che anche i giornali e gli altri mass media la riducono ad argomento superfluo e non da prima pagina. In questo caso è solo l’attento Gianni Barbacetto che in un piccolo trafiletto sul “Fatto Quotidiano” ci spiega l’ultima legge ad personam che ha partorito l’ultimo “Regalo di Natale per le tv del Cavaliere”.
Il giornalista e scrittore milanese spiega che nel decreto, varato poco prima delle feste erano contenute tre norme che esplicitamente favorirebbero Mediaset. La prima e più conosciuta è quella che ridurrà in 3 anni il tetto pubblicitario di Sky ( da 18% a 12% per Repubblica) e che secondo Paolo Gentiloni, responsabile informazione del PD « sarebbe un vero e proprio ribaltone del nostro sistema televisivo ad uso e consumo delle reti Mediaset. Il blitz, infatti, produrrebbe un aumento di pubblicità per Mediaset incrementando gli affollamenti in alcune fasce orarie, autorizzando una maggiore frequenza di spot e liberando le auto-promozioni dal calcolo degli affollamenti. Risultato: una overdose di spot per le tv di Berlusconi che già raccolgono il 63,8% della pubblicità tv. La pubblicità verrebbe invece tagliata di un terzo per gli editori che usano la piattaforma Sky con una ovvia penalizzazione del maggior concorrente commerciale di Mediaset». Questo norma, come già ricordato è apparsa timidamente sui alcuni giornali che però senza spiegazioni hanno “dimenticato” le altre due, scovate fortunatamente da Barbacetto. La seconda riguarda le reti sul digitale terrestre a pagamento (Premium, Steel, Mya, etc.) e quelle di repliche ( Mediaset Plus, Canale 5+1, etc.) che d’ora in poi non verrano più conteggiate dall’Antitrust nella valutazione del limite stabilito dalla legge Gasparri ( massimo 20% del mercato televisivo totale a testa). Limite che senza questa legge Mediaset supererebbe di gran lunga. La terza norma invece riguardava i diritti dei programmi trasmessi che dopo alcuni anni tornavano automaticamente ai loro produttori. Ora non più e a usufruirne sarà ancora una volta anche il gruppo Mediaset.
Ecco tre piccole norme che in un paese normale farebbero gridare allo scandalo ogni persona onesta e liberale ma che in Italia oramai fanno parte della cultura politica e sociale. Il cittadino pare abituato a leggi fatte a favore di qualcuno (sempre gli stessi) e non sembra essere più scalfito da ciò ne moralmente che politicamente. Invertiremo prima o poi questa tendenza, rendendo cosi l’Italia un paese più simile agli altri?
(Fonte ” Il Fatto Quotidiano”, 3 gennaio 2010)
Approfondisci
Berlusconi opinionista del Corriere della Sera, correva l’anno 1978... 1 Marzo 2011 | Emilio Fabio Torsello
Libia, la lunga strada verso la democrazia... 4 Marzo 2011 | Emanuela De Marchi
Nell’Italia dei tagli, sulle famiglie il peso dell’assistenza domici... 2 Maggio 2011 | Veronica Fermani
Nepal: la “Mecca” dei matrimoni gay e del turismo omosessuale... 20 Luglio 2011 | Alessandro Proietti
Capaci 30 anni dopo: chiedi chi erano Falcone e Borsellino
23 Maggio 2022 | Arianna Pescini+Nei ricordi di una bambina di dieci anni sono immagini alla televisione ripetute, voci sommesse, preghiere, occhi increduli. Poi, crescendo, studi, ti informi, leggi, e capisci che quella “strana” storia narrata anche nelle serie tv è drammaticamente reale: è … Read More
Riforma Costituzionale, ecco cosa cambia se vince il Sì
11 Ottobre 2016 | Paolo Ribichini+Dal superamento del bicameralismo perfetto alla cancellazione del Cnel. Piccola guida per un voto consapevoleRead More
Videogallery
Sanremo, Bugo lascia Morgan sul palco – VIDEO
8 Febbraio 2020 | Redazione+A notte ormai fonda Morgan cambia il testo della canzone in gara, riferendosi al collega, che porta via lo spartito e abbandona il palco. Dopo momenti di imbarazzo (arriva anche Fiorello per cercare di andare avanti), Amadeus li squalifica in … Read More
Comments