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Diritto di critica | April 19, 2024

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Marino e la strumentalizzazione delle unioni omosessuali

IL GRAFFIO – Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, oggi ha registrato 16 matrimoni omosessuali. Già, peccato che – al di là del grande clamore mediatico, delle interviste e delle foto tra abbracci e congratulazioni – quelle firme non valgano gran che. Il prefetto, infatti, annullerà tutto, per tacer del “diritto all’amore” che il sindaco Marino afferma di voler difendere con questo scatto di reni davanti alle telecamere.

L’aspetto discutibile della vicenda non sono le registrazioni ma la strumentalizzazione che la politica fa e continua a fare dei diritti che le coppie omosessuali reclamano ormai da anni. E sempre per un po’ di visibilità. Il sindaco infatti avrebbe fatto più bella figura a prendere l’iniziativa su qualcosa di più concreto nei confronti del governo e del partito di cui fa parte, dove larga è ancora la corrente conservatrice. La domanda sorge spontanea: per quale motivo inscenare il teatrino della registrazione se a breve il prefetto di Roma annullerà tutto? Per creare clamore quando le firme saranno invalidate? Se bastasse così poco per far licenziare una legge che difenda e garantisca un diritto, sarebbe facile.

Purtroppo, però, vista l’aria che tira in Parlamento (e in Vaticano), un provvedimento in tal senso difficilmente arriverà in tempi brevi. Basti pensare che in Italia ancora non si è riusciti a legiferare sul fine vita. Marino o chi per lui, invece, davvero è convinto che Governo e Parlamento si muoveranno per discutere una legge sulle unioni omosessuali? Berlusconi e Renzi non andranno certo contro il mondo cattolico. Alfano ha già definito la registrazione “un autografo”.

La realtà è ben diversa e riguarda un sindaco in declino. Ignazio Marino, infatti, guida una città ormai sull’orlo del collasso. Tra uno scivolone e l’altro, il medico genovese a guida di Roma ha bisogno di tornare alla ribalta, di segnare qualche punto rispetto alla situazione attuale della città. Le unioni gay, in questo senso, sono state un’opportunità semplice e veloce, capace di assicurargli una visibilità altrimenti difficile da ottenere. Peccato che poi – al di là delle illusioni – sarà difficile che i sogni si avverino. Per tacer dei diritti e di un sindaco sorridente. Sulle unioni omosessuali, diciamocelo, sarebbe stato meglio qualcosa di più concreto, meno appariscente, e più efficace.

@emilioftorsello