Egitto, un anno dopo

dai nostri inviati Monica Hanna e Daniele Salvoldi Il 1 febbraio dopo una partita di calcio fra la squadra di Port Said e il club cairota dell’Ahly, 74 persone sono morte durante scontri senza precedenti. Duramente criticata la polizia che non sarebbe intervenuta e avrebbe addirittura favorito il contatto fra le due tifoserie. Attribuire ai soli… Continua a leggere Egitto, un anno dopo

I privilegi e guadagni della casta dei generali delle Forze Armate

Una sola Maserati Gran Turismo costa 114.340 euro. Se blindate e super accessoriate, il prezzo lievita. “Che male c’è? Le Maserati sono italiane e costano meno delle berline tedesche già in uso. Anche se io preferisco servirmi di una vecchia e solida Audi perché la Maserati la reputo troppo sportiva” diceva l’ex ministro della difesa… Continua a leggere I privilegi e guadagni della casta dei generali delle Forze Armate

Egitto, 300 feriti per il “porcellum” elettorale. La protesta contro le liste bloccate

Piazza Tahrir torna all’assalto. La pietra dello scandalo è la nuova legge elettorale: un “porcellum” in salsa egiziana, dominato dalle liste bloccate. I militari tentano così di riportare ai vertici del potere i vecchi califfi di Mubarak, vestendoli del candore del successo ai seggi. Tra il Cairo e Suez torna la violenza di stato contro… Continua a leggere Egitto, 300 feriti per il “porcellum” elettorale. La protesta contro le liste bloccate

Egitto, ancora violenze: il regime di Mubarak non vuol morire

Il governo, rovesciato – in teoria – pochi mesi fa. Al potere restano gli stessi uomini, le stesse violenze: la polizia risponde alle proteste con proiettili di gomma, gli abusi vengono giustificati ufficialmente e la giustizia rinvia i processi “purificatori” contro gli aguzzini del servizio segreto. Ma il popolo egiziano non si arrende, vuole ancora… Continua a leggere Egitto, ancora violenze: il regime di Mubarak non vuol morire

“La Croce Rossa sarà privatizzata”. Duemila dipendenti a rischio licenziamento

La Croce Rossa Italiana sarà privatizzata, i dipendenti precari non vedranno rinnovati i loro contratti. Secondo la bozza di manovra economica presentata ieri nella preriunione del Consiglio dei Ministri, a decorrere dal primo gennaio 2012 “viene privatizzata la Croce Rossa Italiana e il personale non militare rischia di essere posto in mobilità. Verranno invece risolti entro… Continua a leggere “La Croce Rossa sarà privatizzata”. Duemila dipendenti a rischio licenziamento

La Nato nel pallone, pochi aerei in Libia

In Libia il pantano è vicino. Non è un caso che Gheddafi negli ultimi giorni stia rialzando la testa, mentre i ribelli stanno perdendo terreno. Il massacro di Misurata ne è un esempio. Da quando gli Stati Uniti hanno deciso di ridurre considerevolmente il loro impegno nell’area, la Nato è rimasta senza aerei.

L’editoriale – Guerra in Libia, l’Italia sconfitta

È stata una scelta inevitabile. Non per forza la migliore. Il governo italiano aveva il dovere di partecipare alla coalizione internazionale che sta imponendo la no-fly zone sulla Libia. Per motivi umanitari, certo. Ma anche e soprattutto per interesse nazionale. Il rischio è concreto: nella nuova Libia potrebbe non esserci più spazio per l’Italia di Berlusconi.

La scheda – Libia: il potenziale bellico della Coalizione

Gheddafi continua a bombardare le città in mano ai ribelli e la coalizione internazionale – su mandato delle Nazioni Unite – si prepara ad intervenire. Dopo aver pubblicato una scheda sul potenziale bellico stimato di cui dispone la Libia, Diritto di Critica fa il punto sulle forze dei Paesi che si sono detti disponibili a… Continua a leggere La scheda – Libia: il potenziale bellico della Coalizione

Libia, la lunga strada verso la democrazia

Se e quando Tripoli cadrà in mano ai rivoltosi, cosa succederà nella Libia post-Gheddafi? I partiti politici non esistono più dal 1972 quando una legge ha proibito con la pena di morte la loro costituzione. Quindi, il percorso verso la democrazia si fa arduo, ma necessario. E una Costituzione può essere l’antidoto al rischio di un colpo di stato