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Diritto di critica | October 6, 2024

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Lettera di un poliziotto a uno studente

Poche righe. Più che una lettera si tratta di una riflessione. Un amaro riflettere di un poliziotto che conosco e so essere sempre attento alla realtà. Non ci sono saluti né introduzioni, i pensieri sono immediati, forti e accesi. Negli occhi – chi mi scrive – deve avere ancora le immagini degli scontri avvenuti in tutta Italia che hanno fatto dimenticare le motivazioni dello sciopero europeo. Forse c’era anche lui. Non me lo dice né io glielo chiedo, a cosa servirebbe? Ecco cosa scrive:

…e tu manifestante, chi stai attaccando?? Chi è colui che colpisci con le mazze da baseball e cerchi di bruciare con le molotov? Un lavoratore come te…E’ questo il tuo intento rivoluzionario? Non ti ho mai visto attaccare un banchiere o uno speculatore. Ti ho visto invece colpire chi magari la pensa come te e si trova, per mantenere la sua famiglia, a dover fronteggiare migliaia di persone incazzate contro un sistema di cui lui non è complice ma vittima, come e forse più di te….Quando deporrai il tuo odio verso chi veste la divisa, allora manifestante, sarà iniziata la vera rivoluzione.

– GRILLO SCRIVE AI POLIZIOTTI: “CONVERTITEVI” – LEGGI

– “NON DISOBBEDITE AGLI ORDINI, SCIOPERATE”, LA LETTERA DI UNA STUDENTESSA – LEGGI

– SUI CASCHI DELLE FORZE DELL’ORDINE SI METTANO NUMERI IDENTIFICATIVI – LEGGI

– SATIRA: PINUCCIO CHIAMA LA SEVERINO, “A CAPODANNO BUTTIAMO TUTTO GIU’ DAL MINISTERO”

Mentre un altro agente, a Diritto di Critica invia questo commento:

non mi basta dire che c’è un uomo sotto l’uniforme. Sarebbe come dire che sono due cose diverse ed opposte, come dire che l’uomo sta sotto ed è prigioniero della divisa. Non è così. C’è l’uomo in divisa, uno come tanti che soffre, ama, lotta per se e per le persone che gli sono care, cerca di vivere dignitosamente, come altri; uno che, come non tanti, deve anche difendere le Istituzioni che tengono su la baracca e che impediscono ai lupi (che ci sono e tanti: criminali, psicopatici, delinquenti e prepotenti vari, furbetti dal colletto bianco e dal cuore nero, manipolatori, venditori di fumo dal sorriso affabile, estremisti e fanatici) di sbranarci tutti. E che deve difendere queste Istituzioni anche quando chi le rappresenta o le occupa non è all’altezza della situazione perché elettori e meccanismi politici fanno primeggiare troppi ladri e magnaccia, incompetenti vanagloriosi e pericolosi, gente senza spina dorsale e yes-men, profittatori e speculatori ai bordi dell’arena “politica” (tra virgolette perché non è politica ma malaffare e delinquenza). Sono pochi, pochissimi oggi i politici all’altezza del ruolo nei vari schieramenti, persone serie e competenti di cui posso anche non condividere le opinioni o non tutte le opinioni, ma che rispetto profondamente. Aggiungo che gli uomini in divisa devono difendere le istituzioni per tutti noi e devono difenderle nel modo giusto, senza diventare come la vera controparte; se vedo un collega che sbaglia, che sta per prendersela con chi non c’entra o sta per usare violenza con uno inerme, me lo tiro via, lo blocco e gliene dico quattro; gli dò anche un pugno (tra noi si può) e lo riconduco alla ragione ed alla differenza tra noi e chi sbaglia e delinque. Aggiungo che rispetto la protesta civile e pacifica. Sempre. Odio la protesta che volontariamente fa da apripista ai violenti, che stimola i facinorosi, i vandali ed i mestieranti dell’estremismo, che sceglie luoghi e situazioni dove sa che verranno fuori e prevarranno i fautori degli scontri. Così come io devo rapportarmi a delle regole nello scontro e non usare qualsiasi strumento, anche la protesta civile ha regole da cui non può uscire: se non sta in quelle regole elementari di civiltà e pace, diventa altro: bestialità, vandalismo, criminalità, fiancheggiamento dell’estremismo autoritario.

Nell’orecchio riecheggiano ancora le parole di Pier Paolo Pasolini, autore tanto caro – almeno a parole – a tutti quelli che si definiscono “studenti” e che forse dovrebbero rileggere più spesso.

Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte/ coi poliziotti,/ io simpatizzavo coi poliziotti!/ Perché i poliziotti sono figli di poveri./ Vengono da periferie, contadine o urbane che siano. […] E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci, / con quella stoffa ruvida che puzza di rancio / fureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente, / e lo stato psicologico cui sono ridotti /(per una quarantina di mille lire al mese): / senza più sorriso, / senza più amicizia col mondo, separati, / esclusi (in una esclusione che non ha uguali);/ umiliati dalla perdita della qualità di uomini / per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare). / Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care. /Siamo ovviamente d’accordo contro l’istituzione della polizia. / Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete! / I ragazzi poliziotti / che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione risorgimentale) / di figli di papà, avete bastonato, / appartengono all’altra classe sociale. / A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento / di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte / della ragione) eravate i ricchi, / mentre i poliziotti (che erano dalla parte / del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque, /la vostra! In questi casi, / ai poliziotti si danno i fiori, amici.

Da noi, però, pare gli “studenti” proprio non lo riescano a capire. La rivoluzione e le manifestazioni che non lasciano scuse al governo né ai media non sono quelle in cui si mena, si spacca e si gonfiano di botte i poliziotti. No. Quelle sono divertenti passatempi per inutili idioti. Manifestazioni che permettono a tutti di bollare come “violenti” quanti invece sono portatori di istanze importanti e degne di nota.

E non mi si venga a dire che nei cortei ci sono gli infiltrati. Perché gli infiltrati – se davvero lo si vuole – si isolano. Ricordo ancora durante una delle ultime manifestazioni violente nella Capitale, un gruppo di sindacalisti Cgil prendere e strattonare un piccolo imbecille con il casco nero e il passamontagna che si divertiva a sfondare il vetro di una banca (regolarmente assicurato e pagato quindi con i soldi dei contribuenti, ma casconero sfondava lo stesso). Non nascondetevi dietro a un dito – studenti – e abbiate il coraggio di fare manifestazioni vere. Non da liceali.

Twitter@emilioftorsello

Comments

  1. INCAZZATO

    E TU CARO POLIZIOTTO, PER QUALE MOTIVO PICCHI UNO STUDENTE INCAZZATO CHE VUOLE RAGGIUNGERE MONTECITORIO?????? STANNO MANIFESTANDO ANCHE PER I TUOI FIGLI!!!!!! SE NON HAI IL CORAGGIO DI UNIRTI A LUI, ALMENO , SPOSTATI!!!!!!!!!

    GLI STUDENTI NON SCENDONO IN PIAZZA PER PICCHIARE POLIZIOTTI SENSIBILI!!!

    GLI STUDENTI VOGLIONO ANDARE SOTTO MONTECITORIO!!!!!
    PERCHE FERMARLI CON LA VIOLENZA????

    PERCHE GLI STUDENTI MERITANO LE BOTTE, E QUEI CORROTTI CHE DIFENDETE NO??????

    • SVEGLIA!

      i poliziotti sbagliano spesso e ieri hanno sbagliato. non tollero i loro abusi di potere! ma vi siete persi qualche passaggio.
      1 se loro sbagliano non vuol dire che i manifestanti violenti abbiano ragione. se vai a protestare civilmente bene. se vai con il casco, le mazze, lanci le pietre o semplicemente imbratti i muri della città, sei un deficiente, un porco, un incivile e non meriti alcun rispetto e comprensione.
      2 tu manifestante manifesti per te stesso, non per il figlio del poliziotto nè per nessun altro, perchè gli altri se non sono là con te possono pensarla diversamente e devi rispettarlo. per me la maggior parte di quelli che manifestavano ieri sono dei perdi-giorno, con cui non condivido molte idee, li rispetto ma non accetto che la si pensi come te. così facendo si giustifica chi chiude i cancelli del’università costringendo chi la pensa diversamente e vuole entrare e studiare a restare fuori. bel rispetto.

      i poliziotti andrebbero identificati con un numero di matricola ben visibile e puniti, ma non limitiamoci a criticare solo loro…

      • INCAZZATO

        Nella stessa giornata, nella tanto criticata GERMANIA, i poliziotti hanno pensato di DOVERSI sfilare i caschi, e marciare insieme ai PERDI-GIORNO!!!! Non è successo niente!!!…. E non perche non ci fossero persone con bastoni e pietre in tasca, ma perche nessuno gli ha IMPEDITO DI MANIFESTARE FIN SOTTO IL PALAZZO, (LORO DIRITTO)…..

        E’ normale che le persone si portino qualche arma…. SANNO CHE SI TROVERANNO DI FRONTE ALTRE PERSONE ARMATE….che non si faranno scrupoli di picchiare…. come hai potuto vedere, anche se disarmate ed inoffensive….

        Qui non si parla piu di perdi-giorno… si parla di MANIFESTAZIONI REPRESSE CON LA VIOLENZA….. E non so come tu possa dire che ieri MANIFESTAVANO SOLO I PERDI-GIORNO…. è una cosa grave…. molto grave….

        SE I POLIZIOTTI NON AVESSERO INTRALCIATO I DIRITTI DEI “PERDIGIORNO” NON SAREBBE ACCADUTO NULLA

        • PaoloRibichini

          Ma quale repressione? Una settimana fa gli studenti (quelli veri) hanno manifestato a Roma e non c’è stato uno scontro. Non avevano caschi, spranghe, bottiglie. E la polizia li scortava nonostante quelle manifestazioni non fossero autorizzate. L’altro giorno, invece, i “manifestanti” hanno tirato sassi contro vetrine, distrutto auto, incendiato cassonetti. Questo cosa c’entra con l’auto-difesa? Ma di quale repressione stiamo parlando? Di cosa stiamo parlando?

          • INCAZZATO

            una settimana fa?? eh…. sicuramente mentre questi STUDENTI VERI manifestavano, la Fornero si stava cagando addosso dalla paura…..

            AUTORIZZARE?!?!?! GIA CHE QUALCUNO DEBBA AUTORIZZARE l esercizio di un DIRITTO NATURALE E CIVILE significa che non ci siamo proprio!!!!
            NESSUNO DOVREBBE AVERE IL POTERE DI AUTORIZZARE l espressione collettiva!!!!

            Vi fanno SFILARE COME MODELLE a 10 kilometri di distanza dai loro palazzetti…. E SE METTONO A RIDEEEE!!!!….

            I manifestanti bruciano e devastano perche sono REPRESSI…. per la politica non esistono… nessuno li riceve… nessuno li ascolta… LI AUTORIZZANO A MANIFESTARE SENZA CASCO, a patto che restino lontano dalle loro finestre….. ECCO PERCHE I MANIFESTANTI SONO REPRESSI…..

            • PaoloRibichini

              Ma cosa sta dicendo? Nessuno vieta di manifestare. L’autorizzazione serve solo al prefetto per gestire l’ordine pubblico. Nessuno che abbia mai vista rifiutata l’autorizzazione (tranne qualche gruppo fascista in passato) e non è nemmeno vero che siano stati spostati lontano dai Palazzi (piazza venezia, piazza del popolo, via del corso). Certo, magari davanti a palazzo chigi non ti lasciano manifestare. Ma mi sembra anche logico. La rivoluzione francese l’abbiamo consegnata alla storia

          • il modo in cui falsificate la realtà è goffo, oltre che rivoltante. tutti sanno che si trattava di un corteo di studenti medi e universitari. gli oggetti e i cassonetti si mettono in mezzo alla strada per proteggersi dalle camionette della polizia che sfrecciano in mezzo agli studenti. e quella di “sanzionare” (non rompere!) le vetrine delle banche, e solo delle banche, è una pratica ormai diffusa e che il 14 non si è neanche svolta. e per le auto, era chiaro che quel corteo non aveva alcuna intenzione vandalica.

      • Sicuro simil incazzato sei un poliziotto!

  2. Damiano Binetti

    LA RISPOSTA DELLA MINISTRO CANCELLIERI.

    “E’ facile dire le cose dopo ma dobbiamo pensare che

    gli uomini delle forze dell’ordine hanno operato in condizioni difficili
    e complesse. Il mio apprezzamento non era facile perché se guardiamo il
    panorama nazionale era molto, molto pesante”.

    Ora, le condizioni “difficili” di vita economica e sociale di chi
    finisce in Piazza per contestare le vostre decisioni, sig.ra Ministro,
    le ho prese io?

    Le hanno prese gli oprai dell’ALCOA?

    Le hanno prese i lavoratori dell’IKEA?

    Le hanno prese gli studenti della SCUOLA ed UNIVERSITA’ PUBBLICA a cui
    negate i soldi per dirottarle ai vostri compagni di merende del privato?

    Il precariato sociale e lavorativo che offrite alla mia ed alle generazioni future di questo Paese, l’ho scelto io?

    Le pensioni pressocchè nulle che caratterizzeranno il nostro futuro, le ho decise io?

    Il licenziamento facile con la riduzione della portata dell’art. 18, l’ho contrattato io?

    Allora, sig.ra Ministro, quando avete scelto la via non-democratica
    di rappresentare gli interessi del potere economico, bancario e
    finanziario e non quello delle classi più deboli e non difese di questo
    Paese, l’unica cosa che le resta da fare, è ringraziare i cani da
    guardia in tuta blu delle vostre istituzioni farlocche che funzionano da
    cuscinetto tra il popolo e voi.

    Perchè lo sà che sono gli unici che, per obbligo contrattuale, possono
    difendervi dal livello di disperazione e rabbia a cui ci avete portato.

    Saluti

    • ma perchè metti sig.ra ???questo è un governo fatto di bagasce e mignottari l’appellativo signora e signore non fa per loro

  3. Giulio

    Caro poliziotto,la prossima volta che qualcuno vuole cercare di arrivare al banchiere, al politico o allo speculatore, prova a non metterti in mezzo armato fino ai denti. Perchè sei esattamente tu, nascosto dietro una divisa ed un casco, armato con pistola e manganello, ad impedire alla gente di raggiungerli. Togliti il casco e riponi il manganello. Il manifestante incazzato, e non parlo di eventuali teppisti, sarebbe molto più contento di averti al suo fianco che di dover combattere una guerra tra poveri persa in partenza da entrambe le parti.
    I politici vi lodano, abbarricati nei loro palazzi, sono dalla vostra parte sempre e comunque. Quelli di destra, di centro e di sinistra. TROVANO DEPLOREVOLE il fatto che un poliziotto sia stato attaccato con la mazza da baseball, ma dal G8 in poi tutto è permesso a chi indossa una divisa. Devono farlo! Altrimenti chi gli difenderebbe il culo mentre sfasciano il Paese. Si dice sempre che QUALCUNO VOLEVA CHE CI SCAPPASSE IL MORTO. Bene…si..gli italiani hanno una gran voglia di vedere qualcuno appeso, ma una cosa è VOLERLO, un’altra cosa è FARLI I MORTI, QUOTIDIANAMENTE!!!

    Mio caro poliziotto, fai il conto di quanta gente è morta negli ultimi…3 anni?…si..dai, così non diventa impossibile come conto. Conta gli operai morti sul posto di lavoro, gli imprenditori suicidi, lavoratori disoccupati suicidi, i precari, conta quanta gente è morta perchè per fare una visita medica devi aspettare 8 mesi e poi ti dicono che hai un cancro, ma per operarti ne devi aspettare altri 6 e intanto sei morto, conta la gente sepolta dal fango mentre le istituzioni stanno col culo al caldo mentre tu gli fai la scorta per andare a fare la spesa… conta poliziotto conta… quando avrai finito scoprirai che i posti negli ospedali saranno finiti anche per i tuoi figli, o per i tuoi genitori, o per te… scoprirai che la tua casa è allagata, o che il tetto della scuola è crollato sulla testa di tuo figlio. Non è un augurio, assolutamente. E’ sempicemente la consapevolezza che sei esattamente come chi è dall’altra parte della barricata, come dici tu, ma con una visione e prospettiva troppo stretta, cieca, indottrinata. Conta poliziotto…conta.

  4. Rosina

    Caro poliziotto perché io cittadino non posso identificarti con un codice
    ben visibile e denunciarti quando con un manganello picchi
    sulla faccia di un ragazzo con una violenza da nazista . Non venirmi
    a raccontare storie !,la verità è che voi poliziotti picchiate chi
    vi paga lo stipendio. Voi siete al servizio dei cittadini non
    ne siete i padroni. Alla fine i cittadini italiani vi identificano
    con i ladri che difendete. Voglio rispondere a quel poliziotto che
    dice andate a picchiare banchieri e politici. Se io vengo con un
    bastone e cerco di entrare alla Camera per spaccare la faccia a
    quella feccia di ladri tu poliziotto perché mi fermi, lasciami
    passare . Una nonna.

  5. Omar D.

    “Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte/ coi poliziotti,/ io
    simpatizzavo coi poliziotti!/ Perché i poliziotti sono figli di poveri./
    Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.”

    Che io sappia, a onor del vero, sono figli di altri poliziotti, di politici, di curati, e quant’altro, 99 volte su 100 raccomandati da qualche potentato locale per entrare nei corpi di polizia anche se non soddisfano i requisiti. Ma fateci il piacere!

  6. fintanto che i poliziotti si interpongono tra chi protesta e quelli che lo stesso autore individua come “bersagli” della giusta rabbia, e lo fanno perchè perchè ritengono che il loro diritto alla pagnotta sia diverso da quello degli operai che stanno bloccando, si becchino per LORO scelta tutti i colpi di una rivoluzione che non arriva al bersaglio per colpa loro.

  7. jozsef

    come si può attaccare un banchiere o un politico corrotto,se tra noi è loro ci sono i manganelli e i caschi blu?????

  8. fare i servi dei ricchi ha delle controindicazioni,magari prima di pensare allo stipendio bisognava pensare alle conseguenze..cara guardia dei ladri.

  9. daniele

    Sconcerta l’accostamento a Pasolini, quella era una rivoluzione culturale, questa e’ una rivolta per fame contro una dittatura finanziaria, l’accostamento casomai sarebbe con la disobbedienza di parte della gendarmerie durante la rivoluzione francese

    L’autore dell’articolo la capisce la differenza tra il 68 e oggi?

  10. beh, a vedere i commenti qua sotto pare che la “retorica del poliziotto” non faccia poi così tanta presa… sarà che avete menato troppa gente ormai? mi risparmio il tempo di aggiungere la mia voce al coro delle risposte. unico commento al giornalista: ormai citare pisolini non basta più. sbirri loro e sbirri voi. 1312.

  11. dite al poliziotto che non siamo mai andati contro un banchiere perché, quando ci proviamo, loro si mettono in mezzo… chi ha scritto quella lettera (finta secondo me) è un imbecille oltre ad essere ottuso.

  12. inutile tentare di spiegare ,di capire e di far ragionare,in qualunque rivoluzione popolare o cambiamento che possa esistere si è sempre vista l’autorità di chi difende essere di dura resistenza all’intelletto,è l’ultimo bastione prima del tracollo e della pulizia finale dalla quale il popolo e la nazione risorge,le parole di pasolini possono essere valide per quei tempi ma al giorno d’oggi il poliziotto non lo fa il figlio del popolo ma invece chi ha un titolo di scuola superiore ed è raccomandato,non prendiamoci in giro,anche li è basato sulla raccomandazione come per fare il carabiniere durante il servizio di leva,singolare è il fatto che recentemente in tv si sono visti agenti in borghese fare un sit-in fuori dai palazzi del potere e a difesa dei parassiti che si annidano in detti palazzi un cordone di colleghi dei manifestanti che per ragioni di servizio difendeva chi gli stava rendendo la vita piu difficoltosa,quando anche le forze dell’ordine capiranno che la casta per mantenere i propri privilegi è disposta a sacrificarli,allora e solo allora si potra finalmente dire “IL RE è NUDO”ma fino a quando le forze di polizia ,frustrate dal fatto che non riescono a fronteggiare i veri delinquenti,sfogheranno la loro rabbia su qualche povero malcapitato a suo di randello,in stile “branco”sarà una battaglia persa tentare la via della parola .

  13. I “POLITICANTI” INCAPACI ED EGOISTI, E’ PROPRIO QUESTO CHE VOGLIONO: SEPARARE IL PIU’ POSSIBILE, FARLI ODIARE L’UN L’ALTRO, I COMUNI CITTADINI !! STUDENTI, LAVORATORI, PENSIONATI, DISOCCUPATI, SOTTOCCUPATI, ESODATI, AGENTI DELLE VARIE “FORZE DELL’ORDINE”, SIAMO TUTTI “COMUNI CITTADINI”, TUTTI CON GLI STESI INTERESSI; TUTI CON GLI STESSI PROBLEMI: DOBBIAMO ESSERE INSIEME, DALLA STESA PARTE, NON CONTRAPPOSTI A FARCI LA “GUERRA” !! I NS COMUNI AVVERSARI SONO COLORO CHE HANNO ” SACCHEGGIATO” IL PAESE, “POLITICANTI” INCAPACI E LORO “COMPARI” DELLE VARI “CASTE”; MASSONICORELIGIOSOPOLITICOECONOMICOFINANZIARIEMAFIOSE, IN PRIMA FILA: SONO PROPRIO TUTTI COSTORO CHE FANNO DI TUTTO PER METTERCI GLI UNI CONTRO GLI ALTRI, PERCHE’…………NON PRENDIAMO COSCIENZA DELLA AMARA REALTA’ DELLA NS COMUNE, DISASTROSA, CONDIZIONE E NON CI COALIZZIAMO, COME DOVREMMO, CONTRO CHI HA AFFOSSATO NOI E L’INTERO PAESE, CIOE’ TUTTI COSTORO, CHE, PER LA NS CONTRAPPOSIZIONE, CONTINUANO DORMIRE SONNI TRANQUILLI ED A OTTENERE IMMORALI VANTAGGI ECONOMICI E SOCIALI, “TIRANDO LE FILA”, DALLE STANZE DI COMANDO !! CHIUNQUE SI RITENGA CORRETTO ED ONESTO, ANCHE MENTALMENTE, DI QUALUNQUE “ORGANIZZAZIONE”, POLITICA, SOCIALE E RELIGIOSA FACCIA PARTE, ALLORA, FACCIA DI TUTTO PERCHE’ TUTTI PRENDIAMO COSCIENZA DELLA REALTA’ E UNIAMO I NS SFORZI PER LIBERARCI DI TUTTI COLORO CHE INVECE DI ARRECARE UTILE ALLA SOCIETA’, FINORA, HANNO ARRECATO SOLTANTO………….DANNI: SONO QUESTI GLI “ELEMENTI” SOCIALMENTE NOCIVI CHE TUTTI DOBBIAMO AVVERSARE, NON I MANIFESTANTI, NON LE FORZE DELL’ORDINE !!

  14. Cari poliziotti, entrambi vi giustificate, come ha fatto giuseppe
    tiani del siap ieri sera, su la 7, ed è comprensibile,.ma resta
    sempre l’ impressione della “la solidarietà del giorno dopo”.

    Non possiamo ridurre tutto ad uno o più episodi, per quanto
    gravi, degli ultimi giorni, o di altre manifestazioni.

    La rabbia di piazza è il terminale di una disperazione quotidiana
    di tutte le persone per bene, giovani ed anziani, del loro, del
    nostro sentirsi troppo spesso non difesi ma offesi da chi rappresenta
    lo stato, per i metodi, per le profonde ingiustizie commesse ai danni
    dei veri deboli,per i comportamenti.

    Voi dite che la piazza dovrebbe emarginare i peggiori, manifestare
    solo se e dove è autorizzata, rispettare le leggi, quando è lo
    stato (ammesso che ancora esista), che per primo non rispetta ne
    regole ne leggi.

    I facinorosi disturbano le manifestazioni, ed alla fine non
    risolvono niente, come del resto purtroppo non risolvono niente i
    manifestanti.

    Ma anche in casa vostra c’è molta pulizia da fare, voi forse non
    li vedete quei colleghi che fanno blitz da televisione per un niente,
    quelli arroganti con un povero cittadino inerme che non sa neppure
    che cosa vogliono ?

    Voi forse non li vedete quelli che individuano subito il “loro”
    colpevole e lo trattano peggio di come tratterebbero un colpevole di
    mestiere, del quale forse hanno più paura.

    Voi non li avete visti quelli che in otto hanno fatto una
    perquisizione ad un poveraccio, con grossi problemi non di giustizia
    ma di ingiustizia, schierati in fila sulle scale, e tutta la gente
    fuori a guardare. E non avete sentito uno dei vostri colleghi
    scommettere un braccio che il problema era lui, quel posto.

    E naturalmente sono passati anni e non è emerso niente, il
    poliziotto ha ancora il braccio attaccato alla spalla, la gente che
    ha assistito alla scena si sarà fatta mille opinioni, tutte
    negative, sul poveraccio, ed il poveraccio ha solo subito, e
    perdonatemi la crudezza, se un giorno vedessi un arto in giro da solo
    non me ne fregherebbe niente.

    I vostri rappresentanti vanno in televisione a parlare di scarsi
    mezzi, di grossi sacrifici, ma le avete mai viste le auto ferme col
    motore acceso e gli occupanti presi da amabili conversazioni con
    qualche conoscente, e quelli che parlano al cellulare mentre guidano,
    ma se lo fai tu prendi la multa ?

    Voi l’avete mai sentita una ispettrice di polizia, magari a
    padova, che dice parole incredibili, che si sente qualcuno mentre
    gli altri sono nessuno, ma se i qualcuno sono come lei forse è
    meglio essere orgogliosamente “nessuno”..

    Siete mai andati a fare una denuncia di furto, dove non si parla
    di un ladro ma solo di uno che si è fatto derubare, o una denuncia
    di truffa dove non si parla di un truffatore ma uno che si è fatto
    fregare, o in un tribunale dove dopo anni una persona per bene perde
    tutto per una causa che è solo l’ ultima offesa ,e magari c’è di
    mezzo pure qualche indagine di polizia fatta un pò con i piedi ?

    Ci siete mai stati in galera in attesa di giudizio e da innocenti,
    magari per un caso di omonimia ?

    Cominciate a lavarli questi panni sporchi se volete che il paese
    vi capisca, chi capisce non colpisce.

    Nessuno vi chiede complicità o miracoli, ma neppure di passarci
    per buono ciò che buono non è.

    Avete ragione a dire che
    non sono stati attaccati banchieri e speculatori.

    Ma li avreste dovuti
    difendere, magari arrestando chi progettava di colpirli.

    Ed è altrettanto vero che
    molto spesso sono stati e sono protetti da leggi o da chi le leggi
    le applica o le interpreta a seconda dei casi.

    Ed allora torniamo sempre
    li, la legge, il suo rispetto, valgono nelle piazze e non in
    politica, non per lo stato ?

    Chiunque lavori in un
    settore o in una azienda deve assumersi le sue responsabilità,
    inclusi voi, la giustizia ha colpe immense, e voi lì state, e non
    potete dire che non avete colpe, perchè quel rimpallo indegno fra
    politica e magistratura è una offesa per tutti quelli, e sono tanti,
    che di malagiustizia muoiono o si perdono.

    Oppure molto più
    semplicemente vogliamo dare la colpa al cittadino che purtroppo non è
    nato furbo e spregiudicato, ma onesto e quindi fesso.

    Leggetevi l’ intervista
    fatta a pasquale de feo dal giudice mori, la trovate su “le urla
    dal silenzio”, è molto istruttiva.

    Voi non potete non sapere
    come dietro e tanti suicidi od a persone uscite di testa ci sia
    ancor prima della tanto citata crisi, molto più semplicemente la
    malagiustizia, se è così, perchè tacete ?

    Il dovere lo avete verso
    il datore di lavoro ma anche verso i cittadini, è con i loro soldi
    che vi paga lo stato.

    Non citate sempre e
    soltanto i migliori di voi abbiate il coraggio di parlare anche dei
    peggiori o siete cosi sicuri che non ce ne siano ?

    Come ci sono tra di noi,
    solo che noi ne siamo vittime, voi se tacete ne siete complici.

  15. s_d

    bhe io ho sempre pensato che la manifestazione pacifica avrebbe portato al cambiamento, ma invece negli ultimi anni ho capito che con questa convinzione, che qualcuno ci ha messo in testa, non si va da nessuna parte perchè è come se ci dicessero: “Si dai autorizziamo questa passeggiata(manifestazione pacifica) ma mi raccomando poi tutti a casa che dobbiamo andare avanti con le nostre scelte e non con le scelte dei cittadini!!” bhe signori non nego che sono contro gli scontri, ma fino ad un certo punto! comunque penso che non siamo ancora incazzati abbastanza!!