Il periodo della dittatura franchista non può essere annoverato tra i migliori momenti della storia spagnola. La guerra civile, la parziale adesione al fascismo e al nazismo, durante la Seconda Guerra Mondiale. L’economia era prevalentemente di matrice agricola e la disoccupazione a livelli molto alti. Un periodo buio della storia spagnola che sembra riproporsi ora,… Continua a leggere Disoccupazione giovanile in Spagna al 56%, mai così alta dalla dittatura del generale Franco
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“Io non voglio emigrare”, la storia di un disoccupato con la laurea
Emigrare. Sempre più spesso è la soluzione scelta dai giovani laureati che non trovano lavoro. Ma Luca, laureato in lettere e in cerca già da tempo di un’occupazione, di emigrare non ne vuole sapere
Pochi laureati e pure disoccupati
EDITORIALE – Il vero problema italiano riguarda la disoccupazione tra i giovani laureati. Il 19% di chi ha ottenuto il diploma triennale e il 20% tra gli “specialisti” è senza un lavoro.
Precari e contenti: in Danimarca i giovani lavorano. Grazie alla Flexsecurity
L’ANALISI – Precari e felici? Si può. Ma non in Italia. Si chiama flexsecurity, un neologismo che sta ad indicare la flessibilità sicura nel mercato del lavoro, una concezione totalmente opposta a quella che vige nel nostro paese dove il sogno del posto fisso sembra essere l’unica speranza per una vita dignitosa.
Non studiano né lavorano: i Neet, un esercito di rassegnati
Non lavorano, né studiano. Ai confini del mercato occupazionale ci sono i NEET (Not in Education, Employment or Training). Si tratta di giovani disoccupati che non vanno all’Università né seguono corsi di formazione. Rassegnati a farsi mantenere dai genitori. Mentre l’Istat lancia l’allarme
Abbandonare il lavoro dei sogni perché pagata troppo poco
Arianna è stata costretta a tornare a casa da disoccupata perché sostituita da uno stagista che lavorasse gratuitamente. In molti luoghi di lavoro questo ragionamento predomina ed è la causa della nascita di un esercito di disoccupati che dopo lunghi periodi di stage, contratti a progetto e duro lavoro si ritrovano a dover iniziare tutto da capo.
“Basta con le raccomandazioni”, parola di Mariastella Gelmini
Valorizzare le lauree che danno lavoro. Cambiare le modalità di ingresso nel lavoro basate sulle cosiddette raccomandazioni. Sono questi gli obiettivi indicati dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini con il piano per l’occupazione giovanile orientato ad affrontare il preoccupante fenomeno della disoccupazione anche intellettuale di lunga durata.
Giovani e sempre più precari
Una generazione di precari. È proprio il caso di dirlo. Il 30% dei giovani italiani è disoccupato, mentre quasi metà di quelli che lavorano ha un impiego temporaneo. È quanto emerge da uno studio condotto dall’Ocse e pubblicato nel suo Employment Outlook, basato su dati di fine 2010.