Disponibili a lavorare di più e a svolgere mansioni più pesanti rispetto agli italiani: il ritratto degli stranieri occupati nel nostro Paese mette in luce una realtà – quella del lavoro straniero – in controtendenza con la crisi lavorativa attuale. In particolar modo nelle piccole e medie imprese, quelle messe maggiormente alla prova dalla congiuntura… Continua a leggere Lavori faticosi e più disponibilità: ecco perché in Italia si assumono stranieri
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Negozi gestiti da stranieri? In Lombardia arriva la ”Legge Harlem”
L’hanno battezzata “legge Harlem” perché si ispira ai provvedimenti dell’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani per risollevare le sorti di uno dei quartieri più problematici della città: ma ad essere risollevati dal “degrado” sarebbero in questo caso i comuni lombardi, che potrebbero essere dotati di un’arma normativa nuova per disciplinare gli esercizi commerciali aperti… Continua a leggere Negozi gestiti da stranieri? In Lombardia arriva la ”Legge Harlem”
Se a fare impresa sono gli stranieri. Che assumono gli italiani
Crisi, disoccupazione, precariato: eppure a far lavorare gli italiani spesso sono i piccoli imprenditori stranieri. In barba ai luoghi comuni del «ci portano via il lavoro». A rivelarlo è l’indagine del Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel) dal titolo “Il profilo nazionale degli immigrati imprenditori in Italia”
Europa, la salveranno gli stranieri
Da Vecchio Continente a continente vecchio. E’ stato detto più volte, ed ora l’ultimo rapporto Eurostat lo conferma: sono gli immigrati a salvare l’Europa dal declino demografico, sono i flussi migratori l’unica risorsa per dare slancio ad un continente altrimenti avviato ad un inesorabile e drastico calo della popolazione.
Immigrati? Salvano l’Italia. Parola dell’Inps
L’Italia invecchia, e a pagare il welfare sono gli stranieri. Secondo l’INPS, già oggi gli stranieri versano 7,5 miliardi di euro di pensioni ai nostri anziani, usufruendone appena per il 2%. A questo non indifferente supporto, si aggiunge il lavoro delle badanti, che con le loro cure risparmiano allo Stato 6 miliardi di euro in… Continua a leggere Immigrati? Salvano l’Italia. Parola dell’Inps
Vite migranti – «Litighiamo in lingue diverse e facciamo pace in italiano»
Melissa sta facendo i compiti di matematica e conta sulle dita, concentrata: «një, dy, tre, katër…». Inas le si avvicina: «nella mia lingua si dice in modo diverso», contando a sua volta sulle dita, ma in arabo. Melissa ed Inas, entrambe sette anni, sono compagne di classe ed amiche per la pelle
Vite migranti – ”In Italia per salvare mia figlia”
Dashuri è nata in un piccolo paese a sud-ovest dell’Albania, là dove la costa si specchia sullo Ionio e la Grecia puoi scorgerla quasi ad occhio nudo. Ha 53 anni, gli occhi grandi di un castano intenso e la carnagione chiara che diventa rossa ad ogni minimo sussulto del suo cuore, ad ogni fremito di… Continua a leggere Vite migranti – ”In Italia per salvare mia figlia”
Sciopero degli stranieri, il 1 marzo a colori – Photogallery
Primo marzo, sciopero degli stranieri. L’Italia fa i conti con il contributo quotidiano degli immigrati: nelle fabbriche, in agricoltura, nell’edilizia. Sfruttati e spesso vittima di comportamenti razzisti da parte di certa politica e di alcuni (non tutti) cittadini, gli italiani stranieri sono scesi in strada. Diritto di Critica pubblica alcune immagini della manifestazione: colori, volti… Continua a leggere Sciopero degli stranieri, il 1 marzo a colori – Photogallery
Vite migranti – “Il baseball, lo strumento di integrazione più efficace”
“Solo lavorando con i bambini si può creare un’integrazione reale e duratura. E lo sport è il principale strumento di comunicazione, perché insegna regole universali”. Roberto Greaves, cubano, 47 anni, è arrivato in Sardegna nel ’94, grazie a un progetto di scambio tra la Federazione italiana di baseball e quella cubana. Laureato Isef all’Avana e… Continua a leggere Vite migranti – “Il baseball, lo strumento di integrazione più efficace”
L’Italia degli infermieri mancati
Simone ha 22 anni e un sogno nel cassetto. Non è un sogno grande, è “normale”; in fondo fare quello che si ama fare dovrebbe essere la regola. In Italia è l’eccezione. Simone ha studiato tre anni, si è laureato con il massimo dei voti per avere un posto in corsia, in uno dei tanti ospedali del Paese. Ma poi non trova lavoro e si vede scavalcato dagli infermieri stranieri, più economici